hotel & atelier
2016, museum, hotel e atelier per artisti, Siracusa, it
Sulla scogliera rocciosa di Capo Murro di Porco, intorno all’antico faro si sviluppa un nuovo complesso turistico-culturale che interpreta il luogo della riserva naturale del plemmirio come centro di una rete di servizi orientati a garantire un’esperienza di turismo essenziale, artistico e culturale.
Il progetto nasce dell’idea di mantenere come asse unico e imprescindibile il Faro della riserva; da esso, baricentro del sito, si diramano una serialità di elementi che si dispongono nel rispetto della morfologia e del paesaggio costiero.
Il programma focalizza la propria attenzione tra architettura ricettiva essenziale e nuovi spazi culturali. Ciò viene messo in relazione attraverso un processo di continuo rapporto con la natura. La specificità del sito caratterizzato da elementi naturali essenziali come roccia e mare si sono voluti intercalare nello sviluppo del concetto. Architetture fondamentali ed ecosostenibili pensate con materiali essenziali (strutture lignee e rivestimenti in cemento bio-marino) per essere contestualizzate armonicamente con il paesaggio circostante della riserva naturale.
Il progetto si suddivide in termini funzionali in due ambiti; architettura ricettiva e architettura culturale. I due programmi si sviluppano per un turismo aperto e semplice, costituito da servizi essenziali che ha la possibilità di miscelare il riposo con la fruizione artistica; intende dunque affacciarsi ad un turismo meno lussuoso volto alla scoperta della riserva naturale e delle bellezze del territorio siracusano.
La struttura alberghiera è costituita da cinque nuclei abitativi generati da un unico percorso che si dirama dal faro (riferimento essenziale del progetto); dieci appartamenti ospitanti massimo 40 persone. Il singolo alloggio che può ospitare dalle due alle quattro persone, rievoca il concetto dell’architettura introversa mediterranea. Un rifugio prevalentemente chiuso all’esterno in cui il visitatore una volta arrivato, trova riparo nei confronti dell’imponente paesaggio circostante. Il patio centrale tipico dell’architettura del luogo è rivolto verso la scogliera ed è l’elemento che relaziona spazi domestici, paesaggio e società.
Dal faro, si sviluppano degli spazi adibiti alla cultura e scoperta del territorio locale. Un museo del Faro con installazioni permanenti e temporanee insieme a locali di amministrazione e ricezione sono distribuiti all’interno dello ed affascinante edificio. Più a sud, ai margini della scogliera si sviluppa invece, l’Eco museo del Mare. Si è scelto tale tema culturale, utile a promuovere una nuova responsabilità sociale condivisa; una cura partecipata del territorio e un turismo di comunità; nuovi spazi utili ad attività culturali, turistiche, didattiche, di cittadinanza ed economia alternativa. Spazi aperti alle proposte del territorio del tutto plurali e di aggregazione, per tutte le generazioni. Il rapporto dell’uomo con il mare viene raccontato dalla gente: in cui storie di battaglie, di viaggio, di commercio, di vacanze e di lavoro convivono in un unico luogo, miscelandosi. Emigranti, portuali, scrittori, poeti, artisti, bagnanti, pescatori, capitani e marinai, trovano un luogo comune in cui conoscere e conoscersi. L’edificio generato da un percorso in asse con il Faro, si rapporta direttamente con il mare e con la morfologia del terreno. E’ diviso in cinque differenti blocchi uniti da un unico percorso. Ospita spazi per le installazioni permanenti e temporanee, e alloggi tematici per artisti che godono di spazi dove il riposo si fregia all’arte.
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Anno: 2016
Luogo: Siracusa, Sicilia
Progetto: Girolamo Maria Settipani, Giuseppe Conti
Cliente: Yac Competition
Menzione: Progetto Finalista